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Osservando il mondo ti si scioglie il cervello.
E sempre quel cervello che torna.
Vedevo ieri sera un’intervista all’appena morto Franco Zeffirelli.
Diceva qualcosa del tipo: “L’Artista è la persona più vicina a Dio”...
Mi trova d'accordo.
A lui spetta raccontare ciò che vede e come lo vede, per far comprendere certe sfumature instabili che può vedere solo chi dentro ad una farfalla ci vede un uragano di latte.
Solo che non è una fortuna, non è un lavoro, è una disgraziatamente fottuta meraviglia che TI IMPONE di doverlo fare. Sei stato creato per quello.
Sei costantemente incinta e abortisci di continuo perché non hai tempo di mettere fuori le tue creature.
Quelle che arrivano, appena fuori dalle tue viscere non sono più tue, sono “OPERE” a disposizione delle coccinelle e degli illuminati, delle madri e dei figli, dei cretini e dei geni.
Parole che restano, che non chiedono fama, che devono correre come i pensieri e come foglie in balia della corrente che scende a valle.
Arterie reticolate di un pianeta liquido che appoggia le sue vene vicino ad uno specchio di acqua che ti lambisce i piedi se ti siedi sulla riva di un ruscello.
Il sangue della terra scorre più o meno color traslucido.
I colori sono i tuoi. Prendili.
A me spetta solo cercare di farteli vedere, annusare, mangiare, trasformarli o solo farti capire che c’è qualcosa da vedere. Servo a questo.
Non è questione di saperlo fare, è questione che qualcuno ti sussurra nelle orecchie qualcosa di un colore che tu devi decifrare e usare una biro per scriverlo.
Quello che esce è quello che tu sei.
Quello che gli altri leggeranno.
Alla fine del sorriso, quando metti il punto, sei daccapo.
Qualcuno sussurra ora... DEVO ANDARE A SCRIVERE.
 
©Martin Palmadessa - 18.07.2019

 Vincenzo Corsaro - 09/04/2021 19:19:00 [ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]

Com’è piccolo il mondo, pensa che l’anno scorso siamo stati in ferie in Umbria e avevamo in mente di arrivarci facendo una sosta proprio a Dozza, ma a causa del traffico non ci è stato possibile, arrivavamo dal lago d’Iseo dove abito. Ma se mi ricapita l’occasione... Adesso veniamo alla bellezza che hai pubblicato e che condivido appieno, virgole comprese :) Hai ragione, il tuo pensiero è la risposta perfetta, pure scritto in prosa poetica che è quella in cui mi esprimo e mi rappresenta. Per me è stata una gioia leggere il tuo pensiero e mi piace molto la chiusa. Nel mondo spirituale, e non solo, si fa spesso uso di una frase che dice "Siamo ciò che pensiamo" e che condivido in pieno, come condivido in pieno ciò che dici alla fine "Quello che esce è quello che tu sei". In fondo se siamo ciò che pensamo, siamo anche ciò che scriviamo. Complimenti davvero! Ti auguro una buona serata, ciao :)

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